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Alcune prime righe della nostra analisi previsionale di fine luglio 2022 del prezzo medio annuo del grano tenero n°3 fino e del grano duro centro buono mercantile del listino di Bologna. Servizio disponibile solo per i sottoscrittori del livello d'informazione n°2. ( Clicca qui per sottoscrivere un abbonamento )
Analisi e interpretazioni (alcune righe della prima pagina di 10 complessive):
La chiave di volta dell’andamento delle quotazioni del grano tenero e solo parzialmente, per riflesso, delle quotazioni del grano duro del 2022/2023, è rappresentato dalla volontà della Russia di rispettare l’accordo siglato a Istanbul che prevede il libero accesso temporaneo al transito di navi mercantili attraverso corridoi umanitari sul Mar Nero. Se l’accordo dovesse essere rispettato tra le parti in causa sarebbero disponibili sul mercato mondiale circa 20 milioni di tonnellate di cereali e altre granaglie del raccolto 2021/2022 e altri 40 milioni di tonnellate del nuovo raccolto. Con questi numeri si assisterebbe ad un’accelerazione delle diminuzioni dei prezzi, eventualità che, a nostro parere, non rappresenterebbe l’obiettivo della Russia. Come già citato in altre precedenti nostre analisi, quest’anno, la Russia può pregiarsi di una produzione di grano record, prevista da alcune società superiore a 90 milioni di tonnellate. Stando questo stato di fatto, le esportazioni di grano russo sono previste al raggiungimento del record di 44 milioni di tonnellate, secondo la società russa Ikar. Con una forte domanda dei Paesi importatori a causa delle limitazioni alle esportazioni di grano ucraino, la Russia, insieme agli altri Paesi esportatori, potrebbero esportare fino all’ultima tonnellata di grano senza dover subire eccessive diminuzioni dei prezzi che renderebbe antieconomica la coltivazione per i costi più alti di fertilizzanti, carburanti e altri ancora. La strategia della Russia...
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